ROSA GIULIO
Il dio ignoto
Dalla crisi del Rinascimento alla modernità letteraria
P. 171
Indice:
L’intarsio di Tasso: frutto estremo del Manierismo; Metamorfosi del tragico dal Barocco all’Arcadia; Eloquenza funebre nella poesia del primo Settecento; Alfieri: dal “romanzo familiare” al dramma borghese; Un’immagine ossessiva: l’ “amoroso inganno” di Leopardi; Labirinti del desiderio: Nievo nostro contemporaneo; Indice dei nomi.
Rosa Giulio recupera con lucida sintesi le linee essenziali dei suoi precedenti studi e le collega a nuovi e inediti contributi critici, disegnando con coerente e ininterrotto discorso ermeneutico un quadro organico dei propri interessi scientifici. La metafora del dio ignoto attraversa pertanto tutti i saggi proposti, dalle sottili e complesse tensioni dell’anima tardo rinascimentale, che si manifestano nella natura demoniaca di Eros inesauribilmente proteso verso l’ineffabile splendore della Bellezza (Tasso), al gioco ambiguo e perverso delle passioni, che percorrono la scena barocca e il dramma arcadico (nelle opere tragiche che riscrivono il mito di Fedra), all’angoscia struggente e all’inconsolabile tormento per un amore irrimediabilmente perduto (Salerno): tutte moderne inquietudini che emergono in alcuni significativi momenti della letteratura italiana tra Cinquecento e Settecento.