Sondaggi sulla ricezione di Properzio, Orazio, Ovidio
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Il pensiero guida dei saggi qui raccolti è di quelli che dovrebbero imporsi per la semplicità e chiarezza della loro evidenza: la vitalità dei classici non è opera dei classici ma delle successive generazioni dei loro lettori.. E’ un fatto, che la sopravvivenza dell’Antico non è mai prodotto di forza d’inerzia, bensì consiste nella storia delle elargizioni di senso che da nuovi interessi vitali le vengono conferite, attraverso quella dinamica del confronto in cui si estrinseca, in misure sempre diverse, la coscienza culturale.
In questa ottica vengono presi in esame alcuni casi significativi – riguardanti Properzio, Orazio, Virgilio, Ovidio – che mostrano come la comprensione dell’Antico si nutra dei frutti della distanza temporale, nella quale la nostra tradizione si misura anzitutto con l’evento cristiano. In fondo, tutto in questo libro converge sul Vangelo, in relazione sia al prima che al dopo e quindi all’oggi, ma tutto è discorso storico-critico..