I versi di Alessandro de Nigris sono come petali di un magnifico fiore carnivoro: ciascuno palpita di vita propria eppure... insieme... evocano l'immagine di un femminino "prepotente e adorato": Eva, sensuale peccatrice, seduce e si ritrae, abbraccia il suo uomo e allo stesso tempo lo respinge; sul suo seno... la mela... un cuore rosso fuoco... pulsante, che imprime movimento al vortice poetico."
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